Valuta la tua gara: sai fare domande efficaci?

Quando finisci una gara, sei ipercritico verso il tuo gioco?
Le tue valutazioni ti dovrebbero aiutare a migliorare.

Molti atleti hanno la tendenza a ricordare soprattutto i momenti negativi  della loro performance, questo perché associano emozioni molto forti a quelle situazioni e le ricorderanno anche nei giorni successivi consolidando il loro posto nella memoria.
Non c’è bisogno di essere dei perfezionisti per essere severi con se stessi e dare molta importanza agli errori commessi, ignorando il quadro generale del giro e sottovalutando ciò che si è fatto di buono.

Ci sono giocatori che partono con grandi aspettative di risultato o, peggio ancora, si sentono appagati solo se “vincono”.  Così, malgrado in campo abbiano fatto ottime buche, alla fine sono scontenti e frustrati se non sono stati all’altezza delle loro aspettative.

Per i ragazzi pesa molto il giudizio negativo e categorico dei genitori o del Maestro che se ne vengono fuori con frasi tipo: “perché hai sbagliato… A,B,C…se non avessi fatto questi errori avresti potuto vincere”.
I giudizi ipercritici della performance minano la fiducia nel proprio gioco.
C’è una mentalità ampiamente diffusa per la quale ogni errore è un fallimento invece che un occasione per imparare e per migliorarsi.

C’è però un modo costruttivo di valutare una gara, ecco le domande efficaci:

1 Che cosa ho fatto bene in questo giro?
Interiorizzare i momenti positivi della performance, è un rinforzo per le stesse situazioni nelle prossime gare

2 In cosa posso migliorare?
Identificare le aree di miglioramento del gioco, della strategia o dell’atteggiamento in campo motiva ad allenarsi e dà prospettive per il futuro

3 Qual’è il mio piano per migliorare?
Stabilire degli obiettivi rende gli allenamenti efficaci; il raggiungimento degli obiettivi, anche piccoli, aumenta la fiducia nel proprio gioco

4 Quali sono stati i 3 migliori momenti del mio giro?
Riconoscere a sé stessiil merito per ciò che si è fatto bene e che ha dato soddisfazione aumenta il senso di efficacia

5 Che cosa ho imparato da questa gara?
Con questa domanda si mette in giusta prospettiva sia la vittoria sia l’errore (anche grave)

Prova a tenere un quaderno sul quale scrivere queste risposte dopo ogni gara, vedrai i tuoi progressi nel corso della stagione e come aumenterà la fiducia in te come giocatore/trice
Ascolta le interviste dei professionisti del Tour vedrai come inquadrano obiettivamente il loro giro.

 

 

Quando il gioco si fa duro: chi imbuca il putt per vincere?

“Sentirsi in gara” così i buoni giocatori descrivono le loro giornate migliori, ma cosa vogliono per “sentirsi in gara”?
La pressione buona necessaria a sfidare le proprie abilità in campo.

 

Chi evita la pressione spesso lo fa per paura di fallire o di non essere all’altezza della situazione o degli avversari e così compromette il proprio potenziale agonistico.

Giocatori come Graeme McDowell o Jan Poulter, non sono fuoriclasse ma hanno sempre dato il meglio del loro gioco sotto pressione sia in Ryder Cup che sul Tour conquistando vittorie preziose, la simpatia e il tifo degli spettatori.

Per loro la pressione è il motore indispensabile, il divertimento, la cercano e la accolgono per giocare al meglio ed attingere a tutte le loro capacità.

Questa è la “pressione buona” che non viene dal misurarsi cn le aspettative di risultato né tanto meno dalla preoccupazione del giudizio degli altri; è un motore che parte da dentro di sé e che fa giocare ogni buca e ogni colpo col 100% della determinazione e della concentrazione come una sfida continua col campo.

Bisogna farsi forti ed uscire dalla “zona di comfort” che fa proteggere il risultato cercando di non fare errori nelle ultime buche o che considera il par del campo come un salvagente a cui aggrapparsi.

Vuoi usare la pressione a tuo vantaggio?
♥Guarda alla pressione come qualcosa di utile per “sentirti in gara”
♥Considera le situazioni di pressione come occasioni per far brillare il tuo gioco
♥Allena le situazioni di pressione quando pratichi ricreando gli scenari nella tua mente:
“giocherò questo putt sapendo che è importante per far vincere la squadra”
“giocherò a questo green sapendo che il mio avversario è in bandiera”
“sono all 18 e immagino il pubblico che fa il tifo per me, farò vedere dei gran colpi”