Post Shot Routine: sei uno che “Risponde” o che “Reagisce”?

La “Routine Pre Shot” è sicuramente nota a tutti i golfisti e la gran parte di noi la utilizza con successo, ma se parlo di “Post Shot Routine” ?

Dopo l’esecuzione di un colpo, bello o brutto che sia, che cosa succede?
Quanta emotività entra in gioco? Sai distinguere quello che non puoi controllare e che consuma le tue energie da quello che dipende solo da te e che condiziona l’andamento di un giro?

Faccio un esempio: dopo un cattivo rimbalzo o dopo un putt che esce malamente dalla buca puoi  ritrovare lucidità per il colpo successivo e   controllare questa situazione?

Dopo aver fatto un birdie o un recupero inatteso, sei pieno/a di adrenalina, “gasato” quindi  attacchi con strategie aggressive la buca successiva?

Adesso entra in gioco la Post Shot Routine:
Trova una sequenza di gesti e di parole che ti aiutino a rimanere neutrale e a “rispondere” invece che a “reagire”.
Rispondere prevede un atteggiamento neutro di osservazione oggettiva, ad esempio guardare all’esito del colpo come se fosse un video, descrivere che cosa è successo e  dare un voto da 1 a 10 alla soddisfazione dell’esito e dell’esecuzione.
Reagire ti coinvolge emotivamente e ti esalta se tutto è stato soddisfacente o ti fa arrabbiare e frustrare se l’esito è stato negativo. Qui le emozioni si accavallano come una valanga e sono difficilmente controllabili.

Viene nominata la sfortuna, parole d’insulto a sé stessi che minano la fiducia, bastoni che volano in aria o si arrotolano su rami. In alternativa ti senti onnipotente e capace di fare le strategie più aggressive magari prendendo rischi esagerati

Cosa succede dopo?
Puoi andare con calma e valutare la strategia migliore per il colpo successivo se sei stato resiliente, oppure affrontare la nuova situazione carico di adrenalina, desideroso di forzare l’esito della buca o del giro con conseguenze poco prevedibili e spesso disastrose.

Ti ho appena descritto l’ottovolante o rollercoaster delle emozioni

La capacità di rispondere è qualcosa che puoi controllare e che dipende solo da te, puoi usare la respirazione per fermare i pensieri negativi o le aspettative di vittoria (vincere non dipende solo da te).
Se ti Fermi un attimo, descrivi quello che vedi e che senti con oggettività potrei riprendere il controllo – “Fermati – Pensa – Agisci”
Usa con te stesso delle parole d’incoraggiamento invece degli insulti – “Self Talk Positivo”
Dopo la gara fai un piccolo diario dove descrivi le situazioni di gioco che hai affrontato, se hai usato o meno la ”Post Shot Routine” e  quali conseguenze ha avuto sul colpo successivo.
Rivaluta quanta attenzione hai messo su ciò che dipende solo da te e che puoi controllare.
Nel momento in cui ti fermi e scrivi, il giro viene inquadrato in modo oggettivo.

La Post Shot Routine si può allenare?
Certo che sì! Inizia a farlo  fuori dal campo, decidendo come rispondere ai contrattempi della vita di ogni giorno.
Trasformali in occasioni per mettere alla prova la tua nuova capacità di rispondere invece che reagire.
Il golf insegna non solo grazie alle vittorie ottenute, ma grazie a quello che puoi imparare a conoscere di te stesso e del processo di crescita personale che continua per tutta la vita.
Quando potrai rispondere con lucidità invece che reagire d’impulso, avrai la consapevolezza di poter affrontare sfide difficili o intense senza cadere nella spirale delle emozioni devastanti, allora ti sentirai una persona forte e resiliente in controllo delle situazioni.

Crisi di Golf: 5 spunti per uscirne

Una stagione golfistica senza piazzamenti apprezzabili, un calo di rendimento nel gioco che si prolunga per un po’ di tempo capitano anche ai migliori giocatori dilettanti e professionisti. Difficile è reagire e uscire da un circolo vizioso quando ci si sente incapaci di ritrovare il proprio “A” Game e magari, come nel caso dei Pro sul Tour, vedersi oggetto di articoli molto duri sui media.

Vi propongo 5 mosse di Mental Training per riacquistare fiducia e spostare l’attenzione dal risultato finale di ogni giro, l’ansia da risultato  è per tutti i giocatori una forte distrazione da ciò che serve al gioco.

1) Capire quali stati d’animo e quali situazioni consumano le proprie batterie dell’energia interiore come preoccuparsi del giudizio degli altri nei momenti critici della gara

2) Smettere di viaggiare nel tempo coi pensieri:
“Che cosa succederà se sbaglio questa gara?” / “Ecco ci risiamo con i soliti errori” / “Sta per arrivare la buca che non so giocare”
Questi pensieri minano la fiducia e aumentano i dubbi sulle scelte/strategie

3) Sostituire i propri giudizi severi con la pazienza e la fiducia che così facendo si è già un passo avanti sulla strada del successo.

4) Identificare ed allenare strumenti mentali da usare “al volo” in campo per fermare il ciclo vizioso dei pensieri e riportare la concentrazione su ciò che è controllabile.

5) Non confondere il proprio valore come persona con la qualità dei risultati in gara: avere una vita ricca di interessi e di relazioni anche fuori dallo sport aiuta a bilanciare la scala dei valori.

Partecipare ad un percorso di Mental Training porta i giocatori ad una lettura nuova di quelle situazioni che di solito sono percepite come minacciose e a  riconoscere i cambiamenti fisici innescati in questi momenti. Scopo finale è  imparare strumenti personalizzati adatti a gestirle.