Concentrazione! Impariamo da Lexi Thompson al Major LPGA

Quante volte hai perso la concentrazione in gara?
Sai dove è andata e come riprenderla?
Ci sono situazioni di gara che destabilizzano il giocatore e lo portano a dissipare la propria concentrazione spendendo tempo su elementi che non possono controllare.
Così si consumano le risorse utili al gioco e si perde capacità di reagire.

Lexi Thompson composes herself on 18th green during the final round of the LPGA Tour’s ANA Inspiration golf tournament  (AP Photo/Alex Gallardo)

Vorrei condividere e commentare quello che è successo a Lexi Thompson, giocatrice top  LPGA, durante il Major “Ana Inspiration” per apprezzare la sua reazione ad una situazione imprevista e drammatica.  Nell’ultimo giorno di gara era al comando della classifica di 2 colpi e le hanno comunicato di aggiungere 4 colpi di penalità per fatti avvenuti il giorno prima e riferiti da uno spettatore via mail, si è così ritrovata due colpi dietro alla 12.

http://www.golfchannel.com/media?guid=sYMwx39A13jT_vuMmWgS0zE2ce1anj_G

Fatti non controllabili:
ruling punitivo e apparentemente assurdo
capovolgimento della posizione in classifica


Reazione  senza allenamento mentale

qui sono impazziti
ormai la gara è persa
ecco butterò via tutti gli sforzi fatti
sono vittima di un’ingiustizia
Conseguenza: deterioramento del gioco sensazione di impotenza e di fallimento che dura per giorni

Reazione con allenamento mentale:
Riconosco  la situazione su cui non posso impattare
Riconosco la frustrazione che ne deriva
Metto da parte
Recupero l’atteggiamento che mi ha portata prima in classifica
Uso gli strumenti mentali imparati ed allenati per riprendere la concentrazione
Gioco attaccando le buche rimaste come una sfida
Conseguenza: Lexi ha fatto 2 birdies di fila e si è riportata coleader

Rilettura della gara
:
>ogni giorno è un’occasione per imparare
>commenti di apprezzamento entusiasti da parte di molti altri campioni per la sua reazione


Questi gli strumenti vincenti per Lexi
:
Saper chiudere in una scatola ermetica le emozioni distruttive
Accedere prontamente al bagaglio di ricordi positivi e di capacità di reagire
Riprendere la concentrazione su piccoli obiettivi controllabili e utili al gioco nell’immediato
Mantenere la mente nel presente e giocare un colpo alla volta.

Chi ha visto il video avrà notato che la giocatrice ha manifestato emozioni forti, queste emozioni sono il colore della vita e vanno dosate sapientemente.
Lexi ha usato molto la respirazione per ricomporsi, non ha vinto la gara al play off, ma ha aumentato molto la fiducia nelle sue capacità e la sua “resistenza mentale”.
Grazie alla tenacia e perseveranza con cui ha allenato la sua mente, ha potuto chiudere il giro da vera campionessa e sapere di aver fatto passi avanti sulla strada del proprio successo.
Queste sono le doti che usano non solo i grandi giocatori, ma tutti coloro che vogliono mettersi al volante e guidare la propria mente verso i propri obiettivi.

La giornata perfetta: giocare in stato di “Flow”

furic58

Ogni golfista ha giocato almeno una volta quelle 18 buche magiche in cui tutto andava via senza sforzo, ogni colpo era giocato con fiducia e solo alla fine ha visto sullo score che…aveva fatto il suo record personale!
Giornata perfetta? Giornata fortunata? Merito del caso?
I Campioni lo chiamano “Flow” o “La Zona” e si allenano mentalmente per poterci entrare spesso.

l flow sul campo da golf accade quando si gioca per il puro piacere di stare in campo e ci si sente pronti ad affrontare la sfida di ogni buca con fiducia nelle proprie capacità.
Il tempo vola e il giocatore mantiene la sua concentrazione senza sforzo e senza giudizi.
Nessun pensiero per le buche passate, nessuna preoccupazione per il risultato finale, nessuna distrazione dai compagni di gioco.
Un obiettivo chiaro alla volta, ogni colpo giocato con determinazione.

Puoi entrare in Flow come i campioni se conosci gli atteggiamenti giusti:

  • Mantenere l’attenzione nel presente e giocare un colpo alla volta!
    Come fare? Fidati della tua routine e allenala
  • Giocare in scioltezza senza senza controllare la meccanica dello swing
    Come fare? Fare allenamenti diversificati per aumentare la fiducia nel proprio gioco
  • Avere obiettivi chiari
    Come fare? scegliere per ogni colpo un punto preciso a cui mirare o dove far rotolare la palla e concentrarsi solo su quello
  • Sentirsi  efficaci nel gioco
    Come fare? Stabilire una strategia di gioco per ogni buca ed accettare qualsiasi imprevisto perché ci si sente pronti ad affrontarlo
  • Divertirsi nella sfida
    Come fare? Giocare per dare il meglio, l’avversario da battere è il campo non, l’ultimo score che si è fatto in gara
  • Sospendere i giudizi
    Come fare? Parlati incitandoti con parole fiduciose, dopo un errore perdonati, guarda avanti e associati ai colpi belli che hai fatto
  • Giocare per il piacere di stare in campo
    Come fare? Parcheggia le aspettative di risultato, sii grato per il tempo che passi facendo uno sport che ti piace
  • Perdere la cognizione del tempo
    Come fare? Usa il tempo giusto per la routine, senza correre e senza dilungarti complicando le decisioni da prendere. Usa il tempo tra un colpo e l’altro per respirare o canticchiare ma non per rimugginare gli errori o preoccuparti per la buca che verrà.

Allena gli atteggiamenti giusti per entrare in Flow, potrai uscire dalle “zone di confort” che limitano la performance e arriveranno una o più “Giornate perfette”.

Salva il giro invece di affossarlo nelle ultime buche

Hai iniziato giocando bene e tutto funzionava, poi per qualche motivo inspiegabile o per un colpo giocato male, la situazione si capovolge e il tuo gioco si deteriora fino a diventare un disastro….. A chi non è mai successo di buttar via la gara nelle ultime buche?

Molto frustrante….possiamo consolarci pensando che capita anche ai migliori professionisti,  vedi Shane Lowry all U.S. Open 2016, sentirci inermi e vittime della sfortuna oppure attrezzarci al meglio perché non succeda più.

Ti propongo alcuni spunti combinando il mio metodo di Mental Training con lo Yoga a cura dell’insegnante Elena Pogna.


Quando sei in campo e tutto inizia ad andare storto, la percezione è che le cose accadano troppo in fretta e che ti manchi il tempo per reagire.
Riconosci la situazione e accendi una lampadina di allarme come segnale che è il momento di fare uno stop mentale e di usare gli strumenti adatti.

 

  • Strumento 1) Interrompi gli epiteti negativi che stai dando e inizia ad usare un “Self Talk” d’incoraggiamento come se fossi il tuo caddy (approfondirò nel prossimo blog)
  • Strumento 2) Fai pace con te stesso: qualche buca giocata male non vuol dire giro disastroso, accetta gli errori come parte del gioco.
  • Strumento 3) Ferma i pensieri nel presente senza lasciare che la mente vaghi  sugli errori e sulle conseguenze che questi potrebbero avere per il risultato finale

Come fermare i pensieri nel presente? Bisogna occupare la mente con altro finché non si acquieta; un metodo usato da grandi atleti è quello di fare una serie di respirazioni contando 1,2,3,4 all’inspiro;  5,6,7,8 all’espiro


Lo Yoga ci viene in aiuto sottolineando che nei momenti di tensione si tende ad andare in apnea allora è utile aver fatto una pratica quotidiana di respirazione che diventa una conoscenza acquisita pronta all’uso nei momenti critici.

 

Elena propone un mantra da ripetere nella mente:
“Inspiro e so che sto inspirando, espiro e so che sto espirando”.

Mentre vi ripetete la prima parte della frase seguite tutto il processo di inspirazione, nella sua lunghezza, nella sua sensazione di passaggio dell’aria dalle narici fino a seguirla nel torace o nella pancia  poi, mentre nella vostra mente ripetete la seconda parte della frase, seguite il percorso inverso di espirazione dalla pancia alla sensazione alle narici

Questi due metodi di respirazione terranno impegnata la mente tra un colpo e l’atro e ti aiuteranno a ritrovare ritmo e concentrazione, ti invito a provarli entrambe per capire quale sia quello che ti si adatta meglio: respirazione contata o mantra di respiro.

Usi bene le energie in gara?

Quando finisci un giro in gara come ti senti?
Confronta la carica di energia delle tue batterie interne in un giorno in cui hai giocato bene e sei soddisfatto di te, con la carica di energia rimasta dopo una giornata negativa e frustrante.

Ogni giocatore ha il un livello di carica delle proprie batterie interiori che condiziona il rendimento di gioco.
Il Mental Training lavora in maniera specifica e mirata per capire in quali momenti la carica viene dispersa e quali strumenti usare per ricaricarsi.
Tipicamente  le batterie interne si consumano nelle lamentele, nei dubbi e nella frustrazione derivante dagli errori e dalle preoccupazioni; in generale quando l’attenzione è mantenuta su elementi che sono fuori dal proprio controllo.
Si ricaricano quando ci si focalizza sul senso di efficacia e sulla fiducia nelle proprie abilità; in generale quando ci si concentra su tutto ciò che è possibile controllare direttamente con azioni e pensieri mirati.

Come si possono mantenere ben cariche le batterie interiori?
Ecco lo schema che ho messo a punto per una giocatrice con Hcp <10 che voleva migliorare il proprio atteggiamento in gara:

Augusta Masters 2016: quali aspettative in gioco?

Dov’è finita la concentrazione di Jordan Spieth al Masters 2016?
Ho visto crollare nello spazio di tre buche un grande campione che stava battendo tutti i record a 22 anni: 2 Major vinti, 7 giri e mezzo sempre in testa al Masters (2015-2016) senza che nessun altro giocatore lo insidiasse pericolosamente.
Ho visto vincere Danny Willett, appena diventato papà in circostanze inaspettate che gli hanno permesso di giocare ad Augusta.

Come Mental Coach penso che nelle ultime 9 buche del Masters, notoriamente le più “challenging”, siano entrate in gioco delle emozioni negative fortissime che hanno consumato le batterie interne di Jordan Spieth privandolo della concentrazione necessaria per portare a termine una grande impresa.

  • Alte aspettative di battere tutti record e pressione dei media che puntavano tutto su di lui
  • Dopo i 4 birdies tra la 6 e la 9 dell’ultimo giorno, Spieth ha dichiarato che pensava che sarebbe bastato fare par nelle ultime 9 per vincere
  • Ha cambiato atteggiamento e abbandonato il suo piano di gioco per proteggere il risultato giocando conservativo
  • I due bogeys alla 10 e alla 11 lo hanno preoccupato
  • Ha affrontato il par 3 della 12 con il ricordo di averla giocata male il giorno precedente

Risultato: quadruplo bogey alla 12

Malgrado Spieth abbia dimostrato nello US Open 2015 di avere grande capacità di reagire agli errori, qui al Masters ha dissipato la sua concentrazione con pensieri che non erano utili per il gioco ed è uscito da quella condizione ideale di “Flow” in cui il giocatore non si giudica e si concentra interamente sul compito.
Parole chiave per lui: ansia da risultato, confronto col giudizio dei media, ricordo degli errori passati

Danny Willett per contro è partito con aspettative bassissime, grato alla vita per avergli permesso di giocare il Masters ed ha mostrato di saper fare i colpi migliori al momento decisivo resistendo alla frustrazione di vedere davanti un avversario che continuava a fare birdies e che sembrava imbattibile…..o quasi!
Willett è rimasto nel “Flow” fino alla fine.
Parole chiave per lui: gratitudine,divertimento, assorbimento totale nel gioco.

Imparare da un giro negativo

Hai finito 18 buche in cui hai giocato male e sei deluso del tuo risultato, che rilettura fai di ciò che è successo in campo?
La maggior parte dei golfisti è molto severa con sé stessa in queste occasioni e i suoi pensieri si aggrovigliano sulla frustrazione generale producendo giudizi implacabili ed un dialogo interno molto controproducente.
Risultato si sentono inadeguati, rabbiosi e talvolta desiderosi di mollare; tutti sanno però che il golf è uno sport di errori e non di perfezione!

Come rileggere quindi un giro negativo?
Ci sono due momenti sbagliati per cercare di capire che cosa non funziona:

  • mentre stai giocando: ti fa perdere la concentrazione
  • appena hai finito: sei in balia di una tempesta emotiva e perderesti fiducia nel tuo gioco

Ti suggerisco di fare così:
1) Accetta che ci possano essere giornate estremamente negative anche se ti sei allenato al meglio, capita anche ai Pro (vedi 3zo giro Jimmy Walker Honda Classic 2016)

2) Prenditi un po’ di tempo per lasciar sedimentare le emozioni, soprattutto la rabbia

4) Valuta se la causa del cattivo gioco stati errori tecnici o piuttosto errori di strategia

5) Trova  un aspetto del gioco su cui lavorare in allenamento

6) Trova almeno 2 momenti del giro in cui ti sei piaciuto

7) Chiediti con obiettività che cosa puoi imparare da questa giornata e che cosa avresti fatto di diverso nella situazione più difficile che ti si è presentata

Continuare a rimuginare e ripensare agli errori fatti è come allenarsi su di essi: più tempo passerai con quei pensieri, più il ricordo degli errori si installerà stabilmente nella memoria tornando a galla nelle situazioni simili che incontrerai in futuro.
Il Mental Training aiuta a capire meglio le emozioni che si scatenano durante una performance negativa e a fare un “Piano d’Azione” perché queste “giornate no” si trasformino in spunti e motivazione a migliorarsi.

Yoga e Golf 2: Equilibrio e Concentrazione prima della Gara

Quando mi preparo per una gara voglio riscaldare il gioco e la mente:
entrare nel ruolo di golfista con una routine che mi renda presente a me stessa e in sintonia con lo swing e il putt.

Elena, grazie alla pratica Yoga, mi ha dato uno spunto interessante per trovare la centratura ottimale del corpo del ritmo attraverso una posizione di equilibrio che ho adattato al golf:

L’Albero
In questa “Asana”, posizione Yoga, l’equilibrio del corpo riflette l’equilibrio interiore col quale ci si mette in sintonia.
Ecco come Elena suggerisce di prendere la posizione dell’Albero durante la fase di stretching che precede il riscaldamento del gioco:

Portiamoci in piedi, piedi paralleli, dondoliamo un po’ sulle piante dei piedi in modo da ridistribuire il peso del corpo su tutta la pianta. Spesso appoggiamo il nostro peso più su un piede che sull’altro o più su una parte del piede che sull’altra.
Quando ci sembra di aver bene riposizionato il piede e ci sentiamo ben radicati a terra, respingiamo con i piedi il suolo e allunghiamo la nostra struttura verso l’alto, tenendo anche gli addominali e i glutei in contrazione per allineare anche la zona lombare.
Quindi spostiamo il nostro peso sul piede destro e appoggiamo il piede sinistro sulla caviglia destra con le dita a terra e avendo cura di tenere il ginocchio piegato bene aperto sul lato. Portiamo le mani giunte davanti al petto nel saluto.
Se vogliamo proseguire con l’ equilibrio, possiamo portare il piede all’interno del ginocchio della gamba tesa o all’interno della coscia e sollevare le mani giunte oltre la testa.
Presa la postura, mantenerla per qualche respiro mantenendo lo sguardo fisso a terra e concentrare il respiro nell’addome.
Praticare anche dall’altro lato.

Quando inizio il  riscaldamento in Campo Pratica, uso la posizione dell’Albero che ho adattato al golf con le seguenti mosse:

Prendo in mano un ferro e mi addresso come se fossi sulla palla, poi sollevo la gamba destra e appoggio il piede davanti al ginocchio sinistro.
Trovo il mio equilibrio e la sintonia con il bilanciamento del peso sulla gamba di appoggio tenendo il bastone sollevato da terra; tengo la posizione per qualche respiro.
Mi concentro sul respiro nella zona dell’addome

 

Quando ho preso fiducia con questa posizione statica, inizio a muovere qualche volta il ferro nel back swing dolcemente e a  tornare alla posizione di partenza sempre dolcemente.
Sento come il peso del bastone attiva la mia gamba di appoggio e come il mio baricentro resta ben posizionato.
Abbino al movimento il ritmo di inspirazione ed espirazione.

Ripeto tutto con la gamba sinistra.

 

Alla fine di questo riscaldamento dell’equilibrio e del ritmo mi sento pronta per iniziare la pratica vera e propria con fiducia nel movimento del mio corpo e concentrazione sul gioco.

Sembra difficile? Non trovi l’equilibrio?
Prova a sospendere ogni giudizio su quanto sia facile, difficile o tu lo stia facendo più o meno bene…il segreto sta proprio nel liberare la mente da ogni valutazione razionale