Performare nella giornata “No”

Il Flow, quello stato di grazia in cui  si esegue un compito senza sforzi, senza controllo cosciente e in maniera totalmente naturale, si ha la consapevolezza di essere padroni della situazione; in altre parole si performa “in Zona”
Gran parte della preparazione mentale punta a dare gli strumenti per entrare “in Zona” il più possibile, ma la domanda che vi faccio è:
Quanto tempo passa veramente ogni atleta nello stato di grazia o di Flow?

E quando non è “in Zona”, cosa succede?…Deve performare comunque!

Quando ti sei allenato molto facendo sacrifici e non ottieni risultati…
Quando vuoi imbucare il putt per vincere e ti sborda…
Quando hai giocato al meglio e qualcun altro vince….
Quando il colpo decisivo…finisce in acqua…..

In realtà nessuno ha il controllo di quello che succede attorno a sé durante una gara, l’unico vero controllo possibile è: come reagisci a quello che succede attorno a te

Qui entra in gioco un’altra parte fondamentale della preparazione mentale, quella che allena la resilienza…la capacità di ritrovare il proprio equilibrio e la concentrazione nelle difficoltà e di fronte agli imprevisti.
Impara ad accogliere le difficoltà come parte integrante del percorso per raggiungere l’eccellenza!
Le avversità sono il concime della pianta del successo.

Molto spesso gli atleti si concentrano sulle aspettative e si preoccupano solo del risultato: Se io ho fatto bene A,B,C…diventerò un campione…

Se le cose non vanno secondo le aspettative …Ecco questa è la mia giornata “No”

Quanti sono capaci di controllare sé stessi per poter controllare  la loro performance?

 

Prima di tutto l’atleta deve riconoscere che cosa gli sta succedendo:
Il mio corpo è contratto?
Sto facendo una buona respirazione?
I miei pensieri sono buoni o generano tensione?
Sto perdendo la mia concentrazione?
Immagina di avere un semaforo
se la luce è verde: tutto sta funzionando bene, vai così
se la luce è gialla: attento, rallenta e controlla se sei presente al tuo gioco
se la luce è rossa: fermo, c’è bisogno di un reset di atteggiamento prima di ripartire

L’aspetto mentale va allenato ogni giorno, perché avere esperienza è diverso dall’imparare dalle esperienze
Allenarsi a gestire le difficoltà è faticoso, ma è indispensabile per potersi rialzare da ogni caduta o battuta di arresto
Il perfezionista, davanti ad un fallimento si sente frustrato e pensa:
“ecco non sei capace di…”    “ecco non sei abbastanza bravo per….”

Molti genitori, desiderano la perfezione per i propri figli, ma vogliono anche che i figli siano sempre a loro agio e cercano di evitare che passino attraverso le difficoltà proteggendoli troppo.


E’ fondamentale passare attraverso le difficoltà e imparare gli strumenti per superarle.
Ogni errore è un’occasione di imparare e uno stimolo per cercare nuove soluzioni.
I fallimenti sono definitivi solo nel momento in cui si getta la spugna
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