Jordan Spieth vince lo U.S. Open 2015: la sua resilienza

Che il ragazzo avesse una stoffa eccezionale era chiaro a tutti, che potesse vincere il Master 2015 dominando fin dal primo giro, ormai è storia:
tecnica perfetta, drive in fairway, greens in regulation, putt in buca.
La vittoria nello U.S. Open a Chambers Bay ha messo in evidenza altre doti di forza mentale che ancora non si erano viste in un giocatore così giovane alle prese con un percorso tanto difficile e punitivo.

Cito le parole di Spieth: in ogni gara c’è sempre qualcuno che si lamenta per le posizioni delle aste e per le difficoltà del percorso. Tanto vale farsene una ragione e pensare a giocare bene: qualcuno deve pur vincere!
Nello U.S. Open Spieth non ha certamente mostrato il suo gioco tecnicamente migliore e…ha vinto!
Quali sono state le armi vincenti? Cito ancora le sue parole:

 

 

Feel comfortable when you are uncomfortable” a Chambers Bay ho veramente dovuto mettercela tutta, non avevo per niente il mio tocco di palla migliore per tutta la gara, ma i putt da 3-4m hanno fatto la differenza. (intervista di Sean Martin PGATour.com)

Il segreto? LA RESILIENZA:

  • avere la capacità restare lucidi nelle situazioni difficili
  • riprendersi dopo un errore
  • caricare le proprie batterie interiori con stati d’animo positivi
  • ricordare i bei colpi e osservare con distacco quelli non perfetti
  • non rimuginare sulla tecnica per cercare lo swing perfetto in campo

La resilienza non è una dote innata, la si impara e la si allena con un percorso di Mental Training

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