Cosa fanno cuore e mente quando giochiamo?
Batticuore prima di partire in gara e nelle situazioni impegnative in campo: tutti i golfisti sanno di cosa sto parlando! In effetti il ritmo cardiaco diventa molto disordinato quando subentrano stati d’animo di frustrazione o di stress.
Ho dato importanza prioritaria nei miei percorsi di Mental Training alla gestione ottimale dell’emotività durante un giro in gara, in allenamento e a lezione.
Recentemente mi sono occupata di Biofeedback nel golf: una tecnologia che permette di monitorare in tempo reale la condizione psicofisica degli atleti e di avere una lettura diretta dei progressi ottenuti dall’applicazione al gioco degli strumenti della preparazione mentale. Il progetto pilota su cui ho collaborato ha valutato la relazione tra Variabilità Cardiaca HRV e performance in allenamento e in campo.
HRV è un parametro misurabile in tempo reale e dà indicazioni sull’equilibrio del sistema nervoso autonomo simpatico e parasimpatico; tanto più il suo valore è alto, tanto maggiore è il benessere psicofisico dell’atleta e la sua capacità di reagire all’ambiente.
Il dato più evidente emerso confrontando le rilevazioni, è che è possibile massimizzare la Variabilità Cardiaca usando la respirazione e la visualizzazione guidata, indipendentemente dall’età e dal livello di gioco.
Questa è la “Coerenza Cardiorespiratoria” che è misurabile e rappresenta l’armonizzazione tra cuore, cervello e polmoni.
Allenare la “coerenza cardiorespiratoria” non è un’attività fine a se stessa né solo un metodo per rilassarsi. La si impara e la si usa come supporto potentissimo per l’applicazione delle tecniche di mental training e per la gestione delle emozioni in campo.
La mia proposta: Ho introdotto nei programmi individuali l’utilizzo di un Biofeedback che ha alle spalle anni di ricerca scientifica e conferme sui campi da golf USA per ottenere la “coerenza cardiorespiratoria” in maniera semplice ed intuitiva:
1) messa a punto di respirazione ritmata e calibrata sulle caratteristiche personali
2) utilizzo dello strumento di biofeedback per ricevere un segnale visivo ed acustico ad ogni livello di coerenza raggiunto
3) applicare alle fasi del percorso di Mental Training
4) portare il tutto in campo
Grazie a questa tecnologia di supporto e alla perseveranza nella pratica della respirazione, ho notato nei giocatori, che l’ hanno provata, una maggiore consapevolezza di sé e successo nell’utilizzo delle tecniche del Mental Training.
>Trovare la condizione di “stress buono” per giocare al meglio in gara >Reagire ad errori e imprevisti >Ritrovare e mantenere la concentrazione per tempi lunghi >Entrare in “Flow” o nella “Zona” >Interrompere il ciclo dei pensieri negativi
>Avere lucidità per affrontare le situazioni quotidiane >Gestire lo stress >Aumentare la concentrazione sul compito >Migliorare i processi di rigenerazione fisiologica
Per saperne di più:
Lagos, Vaschillo et Al: Heart Rate Variability Biofeedback as a strategy for dealing with competitive anxiety: a case study Biofeedback, vol36 issue3 fall2008
Doc Childre: Managing Emotions: Golf’s Next Frontier Heart Math Library